Lo scorso dieci ottobre, dopo il giuramento, è passata alla storia per essere la prima parlamentare transessuale in Uruguay. Eletta per il partito di estrema sinistra del Frente Amplio, 34anni, Michelle Suàrez era stata accolta tra gli applausi, come aveva lei stessa osservato emozionata. Ora, però, indagata per un presunto caso di firme false, ha ritrattato l’entusiasmo iniziale, replicando: “Non mi viene concesso il beneficio del dubbio, perché noi persone trans siamo facilmente screditabili“. “Il linciaggio sociale che vivevo a 15 anni, lo vivo adesso a 34 con l’aggiunta delle telecamere che lo filmano e lo trasmettono”. Una situazione che, ancor più che in passato, la esporrebbe al rischio di “molestie e violenze”.
Avvocatessa, nel 2010 prima transessuale ad ottenere un titolo universitario, la Suàrez ha un sogno: ripagare i trans delle persecuzioni subite sotto le dittature militari, riservando loro una quota di posti di lavoro nel settore pubblico per allontanare dalla prostituzione e permettendo loro di cambiare identità senza il permesso di un giudice.
Ecco il suo discorso di insediamento: