“Noi stiamo con la famiglia di George Floyd e con i manifestanti pacifici e con i cittadini che vogliono decenza, civiltà e sicurezza”.
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“Quello che è successo non ha niente a che vedere con la giustizia o la pace, la memoria di George Floyd è stata disonorata da rivoltosi saccheggiatori e anarchici, dalla violenza portata avanti da ‘antifa’ e altri gruppi radicali che stanno terrorizzando innocenti e devastando il lavoro di una vita di tante brave persone”.
Queste le parole del presidente degli Stati Uniti Dondal Trump, che si ascoltano nel tributo video dedicato al 46enne ucciso a Minneapolis dalla polizia nel corso di un arresto.
Ma Twitter, in guerra col presidente, ha censurato il tweet con la scusa del copyright (nonostante il video sia ancora, regolarmente, presente su YouTube, sul canale di Trump).
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Evidentemente, censurare messaggi simili fa comodo a chi insiste a dipingere Trump come un razzista che “fa di tutto per dividere il popolo americano”, descrivendo la sua intenzione di difendersi dalle proteste violente con l’esercito come un “attentato alla Costituzione” (l’esercito è stato già impiegato in casi simili in passato e, in ogni caso, Trumo ha spiegato che probabilmente non sarà necessario).