Españá, ¿porqué se hundieron Podemos y Ciudadanos? Análisis del voto

El presidente dimisionario Pedro Sánchez

[ARTÍCULO PUBLICADO EN ITALIANO POR LA REVISTA “LA FIONDA”]

ALICANTE, ESPAÑA – Pocas horas después de la derrota electoral del centroizquierda registrada el pasado domingo, el presidente del Gobierno español, Pedro Sánchez, anunció su dimisión y la convocatoria de elecciones generales anticipadas.

Por lo tanto, las elecciones previstas inicialmente para diciembre se adelantarán al 23 de julio.
Y la coalición de centro-derecha se prepara para ganarlo todo.

Pero, antes de analizar los escenarios futuros, volvamos al domingo.

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Spagna, Vox candida a presidente un ex comunista di 89 anni

Il partito spagnolo Vox, il prossimo 27 febbraio, registrerà ufficialmente una mozione di censura contro il governo di Pedro Sanchez.

Si tratta della seconda mozione di censura contro il governo in carica presentata dal partito di Santiago Abascal.
E, come la prima (2020), anche questa sembra destinata a fallire.
Ma a far discutere, in questo caso, è il nome lanciato da Vox: Ramon Tamames.

Economista, 89 anni, ex militante del Partito Comunista spagnolo durante la dittatura franchista, deputato dello stesso PCE e poi (da fondatore) della Federazione Progressista e di Sinistra Unita, concluse la sua carriera politica nel Centro Democratico e Sociale.
Ora si propone come leader della mozione di censura del partito di destra spagnolo, considerato da molti nostalgico del franchismo.

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Caso Cospito: contro di lui vendetta politica?

Chiariamolo subito: Cospito non è una vittima e non mi sta neanche simpatico.
Gli attentati per i quali è stato condannato, anche se non hanno ucciso o ferito nessuno, sono atti terroristici che avrebbero potuto ferire o uccidere. Senza giustificazione.

Detto questo, la condanna al regime carcerario del 41 bis, così come la riconsiderazione del reato per il quale è incriminato, sembra rispondere più a ragioni politiche che giuridiche e fattuali.

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La civiltà è fondata sulla “Fides”

Il rispetto della parola data, la lealtà, era un culto nell’antica Roma: senza fides il mondo è un posto terribile.

Nell’antica Roma la “Fides“, a cui era dedicato anche un culto e un tempio sul Campidoglio, era “la personificazione della buona fede che deve presiedere alle convenzioni pubbliche dei popoli e alle transazioni private tra i cittadini” (Enc. Treccani).

La parola latina “fides”, del resto, si può tradurre come fiducia, onestà e buona fede appunto, da cui l’estensione del suo significato alla fede religiosa, intesa come fiducia nella divinità.

La fides è, in buona sostanza, la lealtà e il rispetto della parola data. Implica la onestà, lo stare ai patti ed il rispetto degli accordi.
Era considerata una virtù fondamentale nell’antica Roma ed è, tutt’oggi, una dote morale di rilevanza anche giuridica, dal momento che la buona fede è tenuta in considerazione nel giudizio sul rispetto degli accordi tra privati.

Ma perché, a fine 2022, tiriamo fuori addirittura una parola latina?
Che importanza può avere?

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Contro chi opprime, dalla parte di chi si ribella

Solidarietà ai 54 indagati nel processo politico montato dalla Questura di Catanzaro: protestare contro ogni deriva autoritaria è un merito, non una colpa.

Le accuse, come riportato da Ansa e dai vari giornali locali, si riferiscono ad una serie di manifestazioni, a dire il vero molto partecipate, organizzate nel capoluogo di regione calabrese contro le restrizioni imposte per via del Covid.