Spagna, Vox candida a presidente un ex comunista di 89 anni

Il partito spagnolo Vox, il prossimo 27 febbraio, registrerà ufficialmente una mozione di censura contro il governo di Pedro Sanchez.

Si tratta della seconda mozione di censura contro il governo in carica presentata dal partito di Santiago Abascal.
E, come la prima (2020), anche questa sembra destinata a fallire.
Ma a far discutere, in questo caso, è il nome lanciato da Vox: Ramon Tamames.

Economista, 89 anni, ex militante del Partito Comunista spagnolo durante la dittatura franchista, deputato dello stesso PCE e poi (da fondatore) della Federazione Progressista e di Sinistra Unita, concluse la sua carriera politica nel Centro Democratico e Sociale.
Ora si propone come leader della mozione di censura del partito di destra spagnolo, considerato da molti nostalgico del franchismo.

Secondo la costituzione spagnola, la mozione di censura è simile alla nostra mozione di sfiducia ma non solo obbliga il governo a dimettersi in caso di sconfitta.
La mozione di censura, infatti, comprende anche la nomina di un candidato alternativo alla presidenza del governo.
Ramon Tamames, dunque, è il candidato di Vox alla presidenza del governo per questa mozione di censura.
E la cosa ha fatto discutere molto anche i militanti del partito, che non vedono di buon occhio un ex comunista.

Abascal, che prometteva da dicembre una seconda mozione di sfiducia contro il governo, si è trovato con le spalle al muro.
Aveva promesso una figura indipendente e, inizialmente, aveva provato a convincere il presidente del Partito Popolare Alberto Núñez Feijoo ad esserne il candidato.
Ma il PP, anche questa volta, intravedendo la sconfitta, si è defilato.
Ed ha lasciato anche questa volta da “solo” Vox, che ha una sola prospettiva davanti a sé: una seconda sonora sconfitta utile solo a rafforzare il governo.

Per conto suo, Sanchez, che aveva più volte ironizzato sulla mancata presentazione della mozione tanto attesa, sorride di fronte alla vittoria annunciata.
A favore della mozione, infatti, ci sarebbero solo i 52 deputati di Vox.
Mentre il Partito Popolare ha annunciato che, pur non opponendosi alla presentazione della mozione, non la appoggerà.
Probabilmente, quindi, il partito di centrodestra opterà per l’astensione.
Anche se non ha risparmiato neanche questa volte critiche a Vox per una iniziativa giudicata velleitaria e quasi un favore al governo.
Neanche un voto a favore del PP, infatti, regalerebbe la vittoria a Vox.

La maggioranza assoluta nel Congresso, infatti, è parti a 176 voti ed il Partito Popolare può contare solo su 88 deputati.
Ciudadanos su appena 9 seggi.

Bisognerebbe prendere la Spagna un poco più sul serio che andare un pomeriggio al Congresso, con qualcuno che sa di non diventare presidente e un partito al quale è venuto in mente di dar spettacolo”, ha commentato Feijoo.

Ma elettoralmente il leader di Vox ha probabilmente fatto male i calcoli.
Insistere nell’apparire ininfluente, isolato e perdente non farà bene all’immagine di Vox.
Ma è quello che succede quando si confonde la politica con il chiacchiericcio.
E si finisce per far rumore anziché fare sul serio.

Emmanuel Raffaele Maraziti

Una risposta a "Spagna, Vox candida a presidente un ex comunista di 89 anni"

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.