Nel nome del politicamente corretto e della paranoia antirazzista dilagante di cui ci siamo spesso occupati, ecco che, dagli Stati Uniti, arriva la notizia di un’altra iniziativa di dubbia utilità e a dir poco ridondante. Gli studenti di fede democratica dell’Elizabethtown College della Pennsylvania, infatti, hanno lanciato da pochi giorni una campagna, che invita gli studenti di razza bianca ad indossare una spilla con la forma della tessera di un puzzle di colore bianco. La spilla, spiega il gruppo “Democrats” del college americano, servirà ad avviare una discussione intorno alla questione razziale, nonché a ciascuno per riflettere sul “privilegio di essere bianco e l’impatto che il privilegio di essere bianco ha sulle persone di colore”. Secondo Aileen Ida, giovanissima presidente della compagine promotrice dell’iniziativa, la tolleranza dei bianchi “non impedisce loro di essere parte di un sistema basato su secoli di disuguaglianza”. La campagna, della quale si è occupata una tv locale in una intervista (Local 21 CBS News), è stata presentata sabato scorso e, seppur non si sappia molto in merito al successo riscosso dall’evento, dall’account Facebook i promotori hanno affermato che, finora, avrebbero aderito all’iniziativa almeno cinquanta persone, tra alunni e membri della comunità del college.
“Questo progetto, da noi leggermente modificato”, spiegano ancora i democratici dell’Elizabethtown College, “è stato avviato da un pastore luterano del Wisconsin di nome Barb Girod. Barb ha preso l’impegno di indossare la tessera bianca di un puzzle ogni giorno per un anno per imporre a se stesso di pensare al privilegio di essere bianco”. “Gli studenti del campus e la comunità intera”, hanno aggiunto, “sono invitati a pensare ad una cosa – come la razza influenza la loro vita, direttamente o indirettamente. In seguito al lancio della nostra campagna della spilla, una campagna-sorella sarà lanciata per dare agli studenti l’opportunità di raccontare anonimamente storie personali su come la razza influenzi quotidianamente le loro vite”.
Del resto, l’orgoglio “black” è oggi comunemente ritenuto politicamente corretto, al contrario di quello bianco. Ecco perché importiamo dagli altri continenti gli “europei” di domani. E’ il senso di colpa che porta all’auto-estinzione.
Emmanuel Raffaele, 16 feb 2017