Un Paragone sguaiato ammette: “Nel video di Donadel tutto vero”

Luca Donadel

Tre giorni fa, Luca Donadel – blogger famoso per aver portato alla ribalta il tema dei ‘taxi del mare’ con le sue inchieste – ha pubblicato un video sul suo canale YouTube che ha fatto arrabbiare non poco Gianluigi Paragone, fondatore del nuovo partito “Italexit“.

Il blogger, che vanta anche collaborazioni con Mediaset, nel video esprimeva un sentimento di sfiducia diffusa al riguardo dei partiti sovranisti e della politica in generale: “Salvini era no-euro, i Cinque Stelle erano no-euro: ma nessun partito mainstream alla fine mantiene questa linea politica” – una frase che, peraltro, smentisce in partenza le maliziose illazioni (e meme) che hanno fatto allusione ad un Donadel interessato ad evitare un deflusso di voti dalla Lega.

Ma ciò che ha provocato la reazione scomposta di Paragone è stata l’inchiesta di Donadel sul nuovo dominio italexit.it, in merito al quale ha scoperto alcune stranezze che Paragone, nel suo video di ‘risposta’ (“Vi dico io la vera storia di italexit.it“), non ha potuto in realtà far altro che ammettere: “quello che avete sentito nel video [di Donadel, ndr] è tutto vero”.

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Yoel, il piccolo legionario spagnolo che canta “El novio de la muerte”

Si chiama Yoel Extremera, non ha ancora compiuto quattro anni, ma in pochi giorni il suo video ha fatto quasi un milione di visualizzazioni su YouTube e attirato ovviamente (ancora una volta) l’attenzione dei giornali spagnoli. Per il terzo anno, infatti, in occasione del Giovedì Santo, a Malaga, nel corso della processione del “Cristo de la buena muerte”, il piccolo Yoel ha sfilato cantando “El novio de la muerte“, inno della Legione Spagnola, unità scelta dell’esercito spagnolo in passato nota come Legione Straniera Spagnola, che ha tra i fondatori l’ex dittatore Francisco Franco. Ma, come anticipavamo, la prima volta del bimbo risale addirittura al 2016, quando – come spiega il padre José Antonio Extremera – uno zio gli ha regalato la divisa da legionario. Nella scena si vedono i presenti applaudire la scena; alcuni commentatori hanno considerato la cosa come una forma di indottrinamento fuori luogo. Si possono educare i bambini alla teoria gender, ma non alla patria a quanto pare.