Quattro eventi speciali e sofisticate sonorità jazz per la sua inaugurazione: si è aperta così, all’Istituto Italiano di Cultura di Londra, l’esposizione “Sounding Stones”, dedicata alle opere di Pinuccio Sciola.
Artista sardo di fama mondiale, le sue “sculture sonore” sono state esposte in tutto il mondo fin da quando, a metà degli anni Sessanta, ha inizio la sua ricerca della musicalità della pietra. Nel suo studio che è anche studio tecnico della materia, la pietra è però materia viva, con una propria memoria, una propria energia e tutto il mistero di un materialità che attraversa il tempo.
Lo stesso Sciola, del resto, usa parole suggestive per raccontare in prima persona le ‘sue’ pietre:
“Quando il caos dominava l’universo – Quando il magma incandescente celava il mistero della mia formazione – Da allora il mio tempo è rinchiuso in una crosta durissima – Ho vissuto interminabile ere geologiche – Cataclismi dimenticati hanno sconvolto la mia memoria – Porto con emozione i primi segni della civiltà umana – Il mio tempo non ha tempo“.
Come se la pietra portasse con sé verità iniziatiche, con suggestioni pagane e quasi esoteriche, Sciola riparte così dagli elementi della natura. Ma non è la natura di un banale idillio sentimental-romantico: è la natura come “Madre Terra” nella sua essenziale sacralità originaria.
Figlio di San Sperate scomparso nel maggio 2016, Sciola (a cui è intitolata anche una fondazione) è ormai fonte d’ispirazione per molti: ecco perché, lo scorso 4 dicembre, all’apertura ufficiale dell’esposizione ‘pietre sonore’ ci ha pensato l’Aghera Jazz Quaertet, progetto musicale rigorosamente sardo nato nel 2005, a cui lavorano, tra gli altri, da Andrea Granitzio ed Emanuele Contis.
Sono stati loro a introdurci con allegra raffinatezza alle sculture di Sciola. Ma gli eventi ‘collaterali’ alla mostra si concluderanno soltanto il 27 febbraio 2020, a pochi giorni dalla chiusura fissata per il 5 marzo.
Il 12 dicembre scorso è stata infatti la volta di una ‘lecture’ sul tema “Genio italiano: da Leonardo da Vinci a Pinuccio Sciola“, mentre il prossimo 30 gennaio sarà ancora protagonista la musica con un concerto dal titolo “Stanze da esplorare“. Per concludere, il 13 febbraio, un’altra lecture su “Pinuccio Sciola: arte, forma e suono” e il 27 febbraio, infine, concerto dal titolo “Corde e pietre”.
Emmanuel Raffaele Maraziti
[“La Notizia”, gennaio-febbraio 2020]