Destra radicale: sull’Ucraina piegati agli Usa

Ci è arrivato persino Giuseppe Conte:

“Vogliamo più che mai, e molto più di altri, essere e contare in Europa e mantenere la nostra storica alleanza dentro la Nato.

Il punto è come si sta in queste sedi: con dignità e autonomia, consapevoli di essere una delle prime democrazie al mondo, oppure si svolge il ruolo di terminali passivi di decisioni assunte da altri?”.

Si, sono parole che contano poco, visti i giuramenti di solenne fedeltà alla Nato fatti nel discorso di insediamento del suo secondo governo, a cui è stato di fatto obbligato per fare ammenda delle posizioni del suo primo esecutivo.

Ma, pulpito a parte, siamo di fronte all’unica posizione ragionevole: non si tratta di mettere in discussione delicate alleanze militari, ma di non farne parte in forma del tutto passiva.

La destra radicale, da Fratelli d’Italia a CasaPound, nei fatti, non ha avuto la stessa lucidità di giudizio.

Fratelli d’Italia ha condiviso a testa bassa le posizioni belliciste del governo Draghi mentre, fuori dal Parlamento, in tanti si sono lasciati andare alle simpatie ucraine in nome di una vicinanza ideologica con parte delle milizie combattenti sul fronte ucraino (dopo averci per anni spiegato che le posizioni geopolitiche non hanno a che fare con le simpatie politiche ma con gli interessi nazionali – una posizione che, del resto, cambia nel tempo secondo necessità).

Su tante bacheche di appartenenti alla destra radicale sono infatti spuntati in questi mesi post ironici e posizioni ostili rispetto ai “filo-russi” in perfetto stile Enrico Mentana.
Addirittura, pare ci sia sdegno tra alcuni circoli di “camerati” duri e puri per le posizioni “filo-Putin” di altri “camerati”.

Sono loro i veri duri e puri – dicono – mentre si troveranno curiosamente sullo stesso fronte del presidente democratico americano Biden e tutto il fronte dell’atlantismo poltico-mediatico, inclusi ovviamente gli odiatissimi inglesi – pare che già non li stramaledicano come da tradizione.

Non riescono proprio a capire – guarda un po’ tu l’ingenuità – perché altri camerati non vedano con troppa simpatia una guerra in Europa provocata, preparata e finanziata dagli Usa e combattuta per gli interessi Usa-Nato, contro ogni interesse europeo.

All’improvviso, anche per loro (malgrado la presunta equidistanza e il presunto posizionamento anti-sistema quando non le simpatie putiniane del passato), chi porta avanti posizioni critiche rispetto alla guerra per procura che si sta combattendo in Ucraina è un filo-russo, putinista e, fondamentalmente, un idiota convinto che Putin ci salverà dal male americano.

La buona notizia per loro è che nessuno (sano di mente) crede che Putin sia (per fortuna) il reggente perfetto di uno Stato che naviga nell’oro materiale e spirituale, né il Messia venuto per salvarci dall’imperialismo americano.

Nessuno dubita neanche che nei Paesi Baltici tengano alla loro indipendenza.

Ma è anche vero che l’Ucraina e soprattutto alcune parti dell’Ucraina sono tutt’altro che assimilabili ai Paesi Balitici (piuttosto alla Russia), che c’è una guerra in corso dal 2014 (con crimini di guerra provati da entrambe le parti), che l’attacco russo è stato completamente decontestualizzato rispetto a quanto accaduto finora e che gli anti-russi laggiù, per motivi ideologici e storici, identificano Putin e la Russia con il nemico sovietico comunista, dimostrando quanto meno confusione ideologica.

Una confusione che, evidentemente, ha stranamente colpito anche tanti “esperti analisti” dell’area, che all’improvviso hanno avuto la visione del ritorno dell’Asse Roma-Berlino-Tokio contro l’orso russo bolscevico ed hanno preso a giocare alla Seconda Guerra Mondiale – Il Ritorno dei Mangiabambini.

Che alla base della guerra ci sia interessi geopolitici ed il tentativo statunitense di strappare l’Ucraina alla sfera d’influenza russa è invece chiarissimo persino a personaggi come Travaglio.

Ed il fatto che l’estrema destra chiuda due occhi in nome di una presunta guerra giusta dei nazionalisti ucraini è quanto mai triste.

Gli Usa stanno usando i nazionalisti ucraini per i loro scopi come, a suo tempo, usarono i nazionalisti italiani.

Errare è umano, perseverare è diabolico.
A questo punto è lecito pensare che ci abbiano preso gusto.

Emmanuel Raffaele Maraziti

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.