Londra, 20 mar – Gli organizzatori di “Stand up to racism” aspettavano ben 15mila persone ed oggi ne hanno dichiarate addirittura 20mila. In realtà, difficilmente i manifestanti hanno superato le 10mila unità, molto probabilmente vicini appena alle 5mila e sicuramente molti di meno rispetto alle attese. Un universo a dir poco eterogeneo quello che, al grido di “Refugees welcome here”, ha sfilato in corteo per il centro di Londra per poi radunarsi, nel primo pomeriggio, nella storica Trafalgar Square, proprio di fronte alla “National Gallery”. Clicca qui per leggere la notizia
Una giovane manifestante mussulmana esibisce i cartelli diffusi dagli organizzatori a favore delle porte aperte ai rifugiati, contro “Islamofobia” e “antisemitismo”Amyna, arrivata in Gran Bretagna da Mosul (Iraq) urla: “qui non abbiamo diritti, vogliamo essere trattati come esseri umani”Una panoramica di Trafalgar Square vista dall’altoUn manifestante esibisce la maschera di “V per Vendetta”Un’altra propone di rimandare indietro i “razzisti” contro l’immigrazione e tenersi i “rifugiati”Una militante “socialista” propaganda le sue idee a due giovani mussulmaneUn gruppo di ragazzi ha deciso di colorarsi in nome dell’uguaglianza tra le razze
Un manifestante antifascista“Presenze inspiegabili” sul palcoAd un banchetto si distribuisce gratuitamente il Corano “a chi non è ancora mussulmano”, ostentando un rassicuranre striscione: “Io amo Gesù perché sono mussulmano”Un manifestante si fa immortalare con uno smartphone da un amicoC’è chi improvvisa una danzaUn momento della manifestazioneUn dimostrante pretende “amore e rispetto per tutti”, c’è chi lo guarda stranitoC’è anche chi chiede all’Australia di allentare la rigidità delle sue politiche migratorieUCU – London RegionFronte del palcoUn gruppo di ragazzi espone uno striscione“La nostra comune umanità è la base principale della pari cittadinanza tra le persone”Momenti di distrazione
Oltre centomila stranieri nel 2012 hanno richiesto e ottenuto asilo politico in Europa, 102.700 per la precisione.
E indovinate quale nazionalità è improvvisamente balzata in cima alla lista dei richiedenti asilo?
Ovviamente la Siria, l’ennesimo paese del quale l’Occidente ha deciso di rovesciare il regime e dalla quale proviene ben il 18,2% delle persone (18.725).
A seguire cittadini dell’Afghanistan (caccia a Bin Laden, esportazione della democrazia e difesa dei diritti civili o motivazione a scelta, ricordate?) con 13.485 persone (il 13,1%) ed, infine, della Somalia con 8.105 persone (7,9%).
Oltre quattrocentomila sono state invece le domande: 96.075 per la Francia, 88.110 per la Germania, 47.475 per la Svezia, 37.510 per il Regno Unito e, dopo Belgio, Austria, Svizzera e Norvegia, soltanto 14.970 per l’Italia.
Più della metà – al contrario del dato complessivo per il quale circa un quarto risultano le domande accettate – sono riusciti ad ottenere asilo, 9.270 persone per l’esattezza: malesi, soprattutto, a cui seguono somali, afghani e via di seguito.
Oltre il 70% dei siriani – rileva Eurostat – hanno scelto la Svezia e, soprattutto, la Germania, che risulta essere la prima meta anche per gli afghani e per gli iracheni.