Tafida Raqeeb arriva in Italia, un ospedale inglese l’aveva condannata a morte

Risultati immagini per tafida raqeebE’ arrivata ieri in Italia la piccola Tafida Raqeeb, 5 anni, che il Royal London Hospital aveva praticamente condannato a morte, dando inizio all‘ennesima battaglia legale nel Regno Unito sul tema del fine vita, stavolta vinta dai genitori.

Cittadini britannici originari del Bangladesh, il padre Mohamed Raqeeb, costruttore edile di 45 anni, e la madre Shelina Begum, avvocatessa di 39 anni, hanno ora rinnovato – tramite il loro legale Filippo Martini di Giuristi per la vita la richiesta di cittadinanza italiana già presentata un anno e mezzo fa, al fine di facilitare le cure da un punto di vista sia burocratico che economico. Continua a leggere

Alicante, la “Amerigo Vespucci” entusiasma italiani e spagnoli [FOTO]

Alicante, la nave scuola della Marina Militare italiana “Amerigo Vespucci” e, sullo sfondo, il Castello di Santa Barbara, simbolo della città

Tre mesi di navigazione, sei tappe in “terra straniera”, 121 cadetti dell’Accademia Navale di Livorno (tra cui 28 donne): questi i numeri principali della campagna di formazione della “Amerigo Vespucci”, storica nave-scuola della Marina Militare italiana, che ha da poche ore lasciato il porto di Alicante (Spagna) per fare ritorno in Italia.

Progettata dall’ingegnere Francesco Rotundi insieme alla “Cristoforo Colombo, costruita nel 1930 e “inaugurata” a Castellamare di Stabia il 22 febbraio del 1931 in pieno regime fascista, la na

ve è tornata ad Alicante dopo vent’anni ed è stata accolta con grande entusiasmo dai molti italiani che vivono in città, dai numerosissimi turisti che la affollano e dagli alicantini, che le hanno dato il benvenuto ufficiale, alla presenza del sindaco Luis Barcalà, lo scorso 9 settembre.

Numerose le visite registrate prima

della partenza, il 13 settembre, alla volta di Portoferraio, dove giungerà il prossimo 19 settembre per la sua ultima sosta prima di far ritorno nella vicina Livorno il 21 settembre. Continua a leggere

Oltre 110mila immigrati sbarcati ad oggi, in Spagna meno di 10mila ma è già allarme

Ieri, due piccole imbarcazioni provenienti dall’Africa hanno raggiunto le coste spagnole nella provincia di Alicante (Arenal de Calp e Cala Les Palmeres de El Campello). Una ventina di persone in tutto sono state fermate dalla Guardia Civil. Nella provincia in questione, da inizio anno, sono giunte circa 34 imbarcazioni simili e 260 immigrati irregolari sono stati fermati. Nel 2016 erano state soltanto 14 le imbarcazioni fermate e poco meno di 130 i migranti fermati. Un aumento nella provincia alicantina che, del resto, riflette l’aumento fatto registrare già nel mese di agosto in tutto il Paese.

Secondo l’Organizzazione Mondiale per l’Immigrazione (Oim), infatti, nei primi sette mesi del 2017, in Spagna sono sbarcati il triplo dei migranti rispetto allo stesso periodo del 2016. Si stima, dunque, che gli arrivi, a fine anno, potranno superare quelli della Grecia. Percentuali che sembrano allarmare i media spagnoli, nonostante si tratti di cifre che, a confronto con l’Italia – dove secondo i media progressisti non è in corso nessuna invasione -, fanno “sorridere”. Gli arrivi triplicati in Spagna, infatti, hanno portato il numero dei migranti irregolari giunti nel 2017 a 8.385 persone (11.713 in Grecia); nello stesso periodo, in Italia, erano sbarcate 96.861 persone, cifra addirittura in calo rispetto al 2016 (-6,85%). Ad oggi la quantità degli arrivi è calata ancora, la diminuzione è drastica (-29,7%) ma i migranti arrivati sono nel frattempo 111.240 (158.164 nel 2016). Continua a leggere

Immigrazione e narcotraffico: in Italia esplode il fenomeno delle mafie straniere

Confini aperti, meltin pot e bandiere arcobaleno. L’immagine utopistica e pacifista di un mondo senza Stati e bandiere funziona ormai soltanto nella testa di pochi fanatici. Nella realtà, non c’è solo il pericolo terrorismo connesso al radicamento sul nostro territorio di popolazioni di origine straniera e non ci sono soltanto le ovvie problematiche sociali e identitarie a costringerci ad una riflessione sul nostro futuro come popolo e come Stato. Stando ai dati ed al racconto contenuto nella relazione della Direzione Nazionale Antimafia presentata dal procuratore Franco Roberti, infatti, lo scarso controllo di chi e di cosa entra ed esce dal nostro paese, negli ultimi anni, ha portato anche e soprattutto all’esplodere delle mafie di origine estera.

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Il Guardian si interroga: “Perché il terrorismo non colpisce l’Italia?”

“Perché l’Italia è stata risparmiata dagli attacchi terroristici degli ultimi anni?”. Se lo è chiesto, ieri, “The Guardian” e qualche risposta il quotidiano inglese se l’è anche data. Una su tutte, però, spicca per le sue implicazioni politiche: “La differenza principale è che l’Italia non ha una popolazione ampia di immigrati di seconda generazione radicalizzata o che potrebbe essere radicalizzata“, ha spiegato Francesca Galli, assistente presso l’Università di Maastricht ed esperta di politiche contro il terrorismo. Una frase che è certamente illuminante sulla rilevanza dell’identità allogena originaria di molti terroristi, che può essere nascosta quanto vogliamo da attestati fittizi di cittadinanza ma non cancella la questione nella sua concretezza.

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