Particolare attenzione ha riservato ieri papa Francesco, nell’aprire la prima assemblea generale della rinnovata Pontificia Accademia per la Vita, all’ideologia gender, tema del resto già presente nella sua esortazione apostolica “Amoris Laetitia”, che pure ha fatto infuriare alcune minoranze tradizinaliste. Ieri, nel suo discorso, che ha inaugurato la sessione “Accompagnare la vita. Nuove responsabilità nell’era tecnologica” che si concluderà domani, il papa ha infatti ribadito con forza la sua posizione al riguardo: “L’ipotesi recentemente avanzata di riaprire la strada per la dignità della persona neutralizzando radicalmente la differenza sessuale e, quindi, l’intesa dell’uomo e della donna, non è giusta. Invece di contrastare le interpretazioni negative della differenza sessuale, che mortificano la sua irriducibile valenza per la dignità umana, si vuole cancellare di fatto tale differenza, proponendo tecniche e pratiche che la rendano irrilevante per lo sviluppo della persona e per le relazioni umane. Ma l’utopia del ‘neutro’ rimuove ad un tempo sia la dignità umana della costituzione sessualmente differente, sia la qualità personale della trasmissione generativa della vita“.
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Valentijn, modella trans: tutta la sua vita in un documentario. Ieri a Milano in un incontro su “gender” e diritti
Valentijn de Hingh. La sua storia è un caso paradigmatico nella trattazione della transessualità. Non fosse altro che la modella amante della scrittura e poi anche dj olandese, nata in un corpo maschile il 5 maggio del 1990, dall’età di otto anni fino ai diciassette è stata protagonista di un documentario che ci permette di osservare in presa diretta alcuni momenti cruciali della sua vita e, così, probabilmente, della vita di molte altre persone che soffrono di disforia di genere. Il documentario – che il regista Hetty Nietsch ha iniziato quasi “casualmente”, occupandosi delle riprese per un programma che intendeva affrontare il tema dei problemi di identità sessuale precoci – parte quando Valentijn è appena un bambino e si conclude quando, ormai una “lei”, è lì lì per decidere se affrontare l’operazione per cambiare definitivamente sesso. Ed è proprio da questa proiezione, promossa dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica che, ieri, presso la “Casa dei Diritti” di Milano, si è partiti per una discussione sul tema del “genere” sessuale, con Antonio Prunas (Professore Associato di Psicologia Clinica, UNIMIB), Roberta Dameno (ricercatrice di Sociologia del Diritto, UNIMIB) e Stefania Bonadonna (Medico, specialista in endocrinologia). Rivoluzione Romantica, che spesso si è occupata del tema (affrontato nel libro di Adriano Scianca “Contro l’eroticamente corretto“), era là. Continua a leggere
Jonathan Bazzi ci insegna come essere maschi eterosessuali: bisogna essere come lui
“Emozionarsi non è reato: come liberare i maschi dal maschilismo”.
Jonathan Bazzi, noto per esser stato “scoperto” e poi sputtanato da Selvaggia Lucarelli, collaboratore di gay.it per il quale scrive soprattutto di se stesso, “ospite” lo scorso 4 settembre de “Il Fatto Quotidiano“, dall’alto della sua esperienza, ha deciso di sfidarci a “immaginare e legittimare versioni alternative dell’identità maschile eterosessuale“. Come iniziare? Bene, è facile. Gli uomini devono “decostruire la loro identità“. Proprio così.
Essere maschio “il più delle volte” significa ricoprire il “ruolo del carnefice”. Ecco, dunque, come risolvere la situazione: “prendere lo spazio che hanno nella società e renderlo femminista“, ci spiega citando l’attivista Kelly Temple. Gli uomini, insiste, possono essere di più: “possono giocare con l’identità e emozionarsi, ‘sconfinare esteticamente, sperimentare – anche col corpo e la sessualità, deragliare dai binari dei ruoli”. Insomma, devono evitare di essere maschi. Continua a leggere
“Contro l’eroticamente corretto”: il nuovo libro di Adriano Scianca su ideologia gender e “processo al maschio”
Nelle librerie dallo scorso 19 luglio, disponibile sui principali canali di vendita online, “Contro l’eroticamente corretto”, quarto libro di Adriano Scianca, è certamente un ottimo modo per trascorrere qualche ora sotto l’ombrellone, approfittandone per chiarirsi le idee sulle “imposizioni dell’egemonia culturale imperante”. Una meritevole “critica alla colonizzazione della nostra identità sessuale da parte del politicamente corretto”, “la storia vera dell’uomo che vuole estinguere se stesso”, secondo le azzeccate definizioni di Emanuele Ricucci, che ha recensito il testo per “Il Giornale”, oppure, per dirla con l’autore, uno sguardo attento rivolto a “Uomini e donne, padre e madri nell’epoca del gender”.
“Non siete etero, siete cisgender”. La propaganda nei libri di scuola britannici
Grazie ad un progetto pilota finanziato dal governo britannico, sarà distribuito in ben 120 scuole del Regno Unito il testo edito da “Jessica Kingsley Publishers” dal titolo: “Posso parlarti della diversità di genere?“.
Il libro, scritto da CJ Atkinsons – attivista della comunità trans e dirigente dell’organizzazione “Educate & Celebrate“, che ha sostenuto il progetto e ne sta curando la diffusione – è il racconto di una dodicenne immaginaria che cambia sesso ed è destinato all’utilizzo da parte degli insegnanti e dei genitori per l’educazione dei minori: “é il primo libro che spiega la transizione medica per bambini dai sette anni in su“, spiegano gli editori. Elly Barnes, fondatrice di “Educate and Celebrate”, a proposito del libro, ha dichiarato: “ce n’era davvero bisogno”. Ed ha aggiunto: “non tutti si identificano come maschi o femmine, questo è un fatto”.
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