Spagna, Vox candida a presidente un ex comunista di 89 anni

Economista, 89 anni, ex militante del Partito Comunista spagnolo durante la dittatura franchista, deputato dello stesso PCE e poi (da fondatore) della Federazione Progressista e di Sinistra Unita, concluse la sua carriera politica nel Centro Democratico e Sociale. Ora si propone come leader della mozione di censura del partito di destra spagnolo, considerato da molti nostalgico del franchismo.

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Caso Cospito: contro di lui vendetta politica?

Chiariamolo subito: Cospito non è una vittima e non mi sta neanche simpatico.
Gli attentati per i quali è stato condannato, anche se non hanno ucciso o ferito nessuno, sono atti terroristici che avrebbero potuto ferire o uccidere. Senza giustificazione.
Detto questo, la condanna al regime carcerario del 41 bis, così come la riconsiderazione del reato per il quale è incriminato, sembra rispondere più a ragioni politiche che giuridiche e fattuali.

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La tetta “femminista” di Victoria

Chiariamo prima di tutto una cosa: se una donna vuole mostrare le mammelle, credo che debba poterlo fare in tutta libertà. Anzi, ben venga perché, da non-asessuati, le mammelle ci piacciono. Anche quelle piccole di Victoria.

Ma è il caso di sottolineare che la polemica che riproponeva ieri la stampa, sull’onda del movimento “Free the nipple” (“Libera il capezzolo”) e dopo la “censura” del capezzolo di Victoria dei Maneskin in concerto, è quanto meno carente e contraddittoria dal punto di vista teorico.
L’accusa che la polemica porta con sé è la solita: “la società patriarcale censura il corpo femminile perché la vuole chiusa in casa, sottomessa e non uguale all’uomo”.
Ma l’accusa, appunto, fa acqua da tutte le parti.

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L’ex vicepresidente della Spagna Iglesias: “il Deep State può far sparire chiunque”

In un libro scritto a quattro mani con il giornalista Aitor Riveiro, l’ex vicepresidente spagnolo Pablo Iglesias, presta senza dubbio il fianco – direbbe la stampa allineata – alle teorie complottiste, evidenziando in vari passaggi i limiti della politica rispetto ai poteri forti nazionali e transnazionali.

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Body positive, figuraccia del governo spagnolo: protesi cancellate e modelle non pagate

La campagna di body positive del governo spagnolo si è rivelata un boomerang: a una modella hanno perfino cancellato una protesi e tutte le foto sono state usate senza permesso.

E’ arrivata anche sui giornali italiani la campagna del governo spagnolo all’insegna del “body positive”. Ed è stata accolta, ovviamente, dagli applausi della sinistra nostrana che poi, però, si è lasciata sfuggire lo scandalo che ha seguito l’iniziativa.
Ecco perché e di cosa si tratta.

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