A Livorno ennesima aggressione, ma l’antifascismo continua a non allarmare la sinistra

Occorre dire no alla violenza politica. Occorre dire no ad un’idea di militanza fatta di aggressioni e omertà. Occorre dire no a metodi che minacciano la libertà. Ed è necessario vigilare sulle organizzazioni violente. Peccato che, nonostante il mantra sia ripetuto quotidianamente dal centrosinistra e dalle più alte cariche dello Stato e del governo, le accuse siano puntualmente rivolte solo ad una “estrema destra”, che pure si presenta regolarmente alle elezioni, parla di Costituzione, mentre nel frattempo proprio le aggressioni ai neofascisti non accennano a fermarsi.

Due giorni fa, a Livorno, un militare di 37 anni vicino a CasaPound è finito in ospedale con una frattura al naso e diverse ferite al volto, alcune pericolosamente vicine all’occhio: trenta giorni di prognosi. E, mentre le Forze dell’ordine indagano su quanto avvenuto, il movimento delle “tartarughe frecciate” spiega a mezzo stampa che l’uomo sarebbe stato aggredito da quattro antifascisti armati di bastoni, individuato dal branco perché stava riattaccando un manifesto elettorale. Insulti e paura anche per la compagna, incinta, che era in auto mentre i quattro avrebbero sfondato i finestrini dell’auto. L’ennesima aggressione immotivata da parte dell’estrema sinistra e siamo solo ad inizio anno, come abbiamo raccontato pochi giorni fa. Per alcuni, evidentemente, è giusto così. Secondo alcuni (che evidentemente non l’hanno letta) la Costituzione dice qualcosa di simile. Continua a leggere

Milano, violenza di regime contro Forza Nuova: antifascisti assaltano gazebo autorizzato, nessuno si indigna

E’ violenza di Stato con la complicità dei media. Come sempre. Come al solito. Come in passato e, ieri, ancora una volta, a Milano.

Una trentina di antifascisti, nel quartiere Stadera, tra via Meda e via Spaventa, hanno tentato ieri di impedire lo svolgimento di un regolare banchetto di Forza Nuova per promuovere l’iniziativa “Tempo di Casa, preferenza nazionale agli italiani nell’assegnazione delle case popolari a Milano e in Lombardia“.
A quanto pare, una idea poco gradita agli estremisti di sinistra che hanno così pensato bene di aggredire i militanti di destra, dando vita ad un vero e proprio scontro intorno alle 15 che, nonostante l’evidente inferiorità numerica (poco più di una decina quelli di Fn), ha causato solo un paio di contusi tra gli attivisti di Fn, anche grazie all’intervento della polizia in assetto anti-sommossa che ha diviso le fazioni. Sarebbe dunque potuta andare molto peggio, soprattutto tenendo conto che, dopo gli incidenti, sul posto sono arrivati altri esponenti dei centri sociali, facendo arrivare almeno ad una cinquantina gli antifascisti sul posto, che dopo hanno comodamente sfilato in corteo, senza che nessuno obiettasse nulla (le regole non valgono per tutti). Continua a leggere

Parigi: Generazione Identitaria sfida il divieto, gli antifascisti li assaltano armati [VIDEO]

Come vi avevamo raccontato, lo scorso 25 novembre, a Parigi, il movimento Generazione Identitaria, noto per aver sfidato le ong nelle acque del Mediterraneo, aveva in programma una manifestazione contro l’estremismo islamico ma, all’ultimo momento, la prefettura ne ne aveva vietato lo svolgimento per motivi di sicurezza. Secondo le autorità parigine c’era il pericolo che, a causa della contemporanea convocazione di una manifestazione antifascista in città, proprio in opposizione a quella degli identitari, i due fronti finissero per scontrarsi. E, a detta della polizia, gli agenti non avrebbero avuto la possibilità di far fronte alla situazione.

Ciò che non vi avevamo ancora detto è che, nonostante tutto, gli attivisti del movimento, fermamente decisi a ricordare le vittime degli attentati in Europa, hanno sfidato il divieto e si sono comunque presentati di fronte il Bataclan a manifestare dietro lo slogan: «Défendons l’Europe». Continua a leggere

Virginia, ieri l’interrogatorio del sospetto omicida e l’attesa condanna di Trump ai “suprematisti”. Intanto il procuratore prepara un processo politico [VIDEO]

E’ James Alex Fields Jr., 20 anni, nato a Kenton nel Kentucky ma attualmente residente, insieme alla madre, a Maumee, nello stato americano dell’Ohio, la persona arrestata con l’accusa di essere il responsabile della morte della 32enne Heather Heyer e del ferimento di una ventina di persone che, sabato scorso, nel primo pomeriggio, stavano partecipando ad una manifestazione “anti-razzista” a Charlottesville, in Virginia. La notizia arriva a poche ore da quello che molti notiziari hanno descritto come una sorta di attacco terroristico di matrice neonazista portato attraverso l’utilizzo di un auto lanciata sulla folla.

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Silenzi, minacce, omertà: inizia il processo per lo stupro al centro sociale di Parma

E’ prevista per lunedì 19 dicembre la prossima udienza del processo per stupro di gruppo contro alcuni militanti della Rete antifascista di Parma. Un processo che inizia dopo sei anni di omertà, per una storia venuta fuori per caso, con la denuncia partita d’ufficio quando le forze dell’ordine – interrogando diversi frequentatori della sede del Raf in via Testi, in seguito allo scoppio, il 30 agosto 2013, di una bomba carta vicino la sede di CasaPound – trovano, tra il materiale sequestrato, un cellulare con il video di uno stupro. Protagonista una ragazza di Mantova, appena diciottenne, distesa su un tavolo di legno, i vestiti buttati per terra, visibilmente assente, drogata, violentata (anche con la penetrazione di un fumogeno) e poi lasciata lì, praticamente priva di coscienza, da tre suoi “compagni”, che festeggiavano quel giorno, nella ricorrenza del 12 settembre, la cacciata dei fascisti da Parma nel 1922. Ma Francesco Cavalca (25 anni), Francesco Concari (29 anni) e Valerio Pucci (24 anni), per via di questo episodio, finiscono ai domiciliari soltanto nel 2015, mentre il processo contro di loro, come dicevamo, inizia adesso.

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