
Chiariamo prima di tutto una cosa: se una donna vuole mostrare le mammelle, credo che debba poterlo fare in tutta libertà.
Anzi, ben venga perché, da non-asessuati, le mammelle ci piacciono. Anche quelle piccole di Victoria.
Ma è il caso di sottolineare che la polemica che riproponeva ieri la stampa, sull’onda del movimento “Free the nipple” (“Libera il capezzolo”) e dopo la “censura” del capezzolo di Victoria dei Maneskin in concerto, è quanto meno carente e contraddittoria dal punto di vista teorico.
L’accusa che la polemica porta con sé è la solita: “la società patriarcale censura il corpo femminile perché la vuole chiusa in casa, sottomessa e non uguale all’uomo”.
Ma l’accusa, appunto, fa acqua da tutte le parti.
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