Gallimard pubblica le “opere proibite” di Céline e il governo convoca l’editore per avere “garanzie”

La prima pagina del quotidiano francese “Le Monde“, 5 gennaio 2018

Céline si, Céline no: la Francia in queste ore si interroga e proprio pochi giorni fa “Le Monde” dava ampio spazio alla polemica scatenatasi da un mese a questa parte, richiamando la vicenda con tanto di foto in prima pagina. Del resto, già da diverse settimane, ha cominciato a circolare sulla stampa la notizia che Antoine Gallimard, alla guida di una delle più grandi case editrici francesi e mondiali, avrebbe intenzione di pubblicare le “opere probite” di Louis Ferdinand Céline.

“Bagatelles pour un massacre” (1937), “L’Ecole des cadavres” (1938) e “Les Beaux Draps” (1941), finora mai ri-pubblicati dopo l’uscita delle ormai introvabili versioni originali, potrebbero infatti arrivare nelle librerie francesi già nel 2018, secondo molti a maggio. Ritenuti violentemente antisemiti, la possibilità di una pubblicazione dei tre scritti di quello che è pur sempre considerato uno dei più grandi scrittori francesi del ventesimo secolo, ha così scatenato le critiche e in molti hanno chiesto il divieto. Ad esempio, l’associazione “Figli e figlie dei deportato ebrei di Francia”, tramite il suo presidente Serge Klarsfeld, ma anche alcuni storici, come Tal Bruttmann, André Loez, Alya Aglan e Eric Fournier.

Una polemica tanto clamorosa da finire sul tavolo del governo, che lo scorso 19 dicembre ha addirittura convocato l’editore, insieme allo scrittore Pierre Assouline che dovrebbe occuparsi della prefazione, per chiedere spiegazioni e pretendere “garanzie”. “Un governo che convoca un editore prima della pubblicazione di un libro: il fatto è tanto raro da mostrare quanto la questione sia molto seria“, spiega “Le Monde”. A ricevere l’editore è stato infatti Frédéric Potier, alla guida della delegazione interministeriale per la lotta contro il razzismo, l’antisemitismo e l’odio anti-lgbt. Stando alle notizie che si hanno finora, il testo dovrebbe riunire i tre scritti sotto il titolo di “Ecrits polémiques“, riprendendo integralmente una edizione uscita nel 2010 nel Québec, in Canada. La nuova edizione sarà possibile grazie al consenso giunto dalla vedova di Céline, Luchette Almanazor Destouches, oggi 105 anni, che finora aveva sempre assecondato la volontà del marito di non ripubblicare quei testi, altrimenti non riproponibili a causa delle legge sulla tutela dei diritti d’autore che, in Francia, si estende fino a settant’anni dopo la morte di un autore. Il volume sarà comunque pubblicato con l’aggiunta di una vasta (non abbastanza secondo i contrari) gamma di note al testo, tese a contestualizzarne il tono, secondo gli scettici attenuandone la gravità.

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